NOTTE DI NOTE


VIAGGIO MUSICALE

DAL '600 AI BEATLES


IL QUARTETTO KAFFEEBAUM condurrà il pubblico attraverso quattrocento anni di storia e di musica


CERVENO piazza della Costituzione
19 AGOSTO 2011
ORE 20,30


ingresso libero


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20 AGOSTO 2011
ZERBA (PC)


QUARTETTO IN CASTELLO



Nel suggestivo Castello di Gorzone (BS)
Quartetti e divertimenti di W. A. Mozart eseguiti dal vivo da un quartetto d'archi.



SABATO 28 MAGGIO 2010
ORE 20,30

NOME DI BATTAGLIA "LUCE"



Storia e testimonianza di Margherita Morandini Mello

“Nome di battaglia: Luce” ripercorre pagine delle memorie di una partigiana, Margherita Morandini Mello (nome di battaglia “Luce”), una tra le tante donne che parteciparono attivamente alla Resistenza in Vallecamonica.

“Luce” ha raccontato alcuni episodi di storia partigiana, assumendosi l’impegno morale nei confronti di coloro che, sulle nostre montagne e nella nostra valle, hanno combattuto e sono caduti sognando una vita migliore di quella che hanno conosciuto durante la dittatura fascista.

Il ruolo rivestito da Rita nel movimento partigiano valligiano è stato assai più rilevante di quanto si conosca. Il suo comportamento e le sue azioni sono state non solo di collaboratrice, ma anche di sorella e compagna fedele fino all’ultimo; un punto di appoggio nelle vicende confuse e dolorose di quel momento storico, impegnata nelle sue rischiose funzioni di staffetta, trasporto d’armi, infermiera e combattente.

Le musiche vogliono aiutare a cogliere il senso della vita di “Luce” e di tutti coloro, donne e uomini, che lottarono e soffrirono e morirono, in nome degli ideali di libertà e di giustizia, fedeli ai valori della democrazia e della solidarietà.


"NOME DI BATTAGLIA: LUCE"

Voce narrante: Margherita Mensi

Violino: Andrea Poetini

Pianoforte: Melania Ferrari

Violoncello: Marco Pennacchio


Testi tratti da: "Nome di battaglia: "Luce", Circolo Culturale Ghislandi, 2000

Musica tratta dal repertorio di canti popolari legati alla resistenza.


"Nome di battaglia Luce" è stato rappresentato anche:


SABATO 10 APRILE 2010 ORE 17

presso la biblioteca di

EDOLO (BS)

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MARTEDì 1 GIUGNO 2010 ORE 21.30

presso la "Piazza della Costituzione"

CERVENO (BS)

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DOMENICA 6 GIUGNO 2010 ORE 11

presso la LOCALITÀ LIMEN

COMUNE DI BIENNO (BS)

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LUNEDÌ 2 AGOSTO ORE 20,30
PARCO BENIAMINO BARZASI
SONGAVAZZO (BG)
L'
ASSESSORATO ALLA CULTURA DEL COMUNE DI SONGAVAZZO, IN COLLABORAZIONE CON ASSOCIAZIONE GIOVANI E CON IL PATROCINIO DELL'ASSOCIAZIONE VOLONTARI

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SABATO 16 APRILE 2011 ORE 10
CEDEGOLO (BS)




QUARTETTO KAFFEEBAUM



Il nome “Kaffeebaum” si riferisce ad un locale di Lipsia in cui il giovane Robert Schumann, noto compositore dell'800, soleva ritrovarsi e, seduto ad un tavolo, discutere animatamente di musica.
Convinto del bisogno di una nuova ventata vitale, che doveva opporsi ad un appiattimento generale di vita priva di slanci idealistici, porta alla luce autori a lui contemporanei come Chopin, Mendelsshon, Schubert.

Il QUARTETTO KAFFEEBAUM riporta finalmente in primo piano la musica, abbandonando vecchi clichè legati alla musica classica. Il concerto del quartetto diventa così un' occasione per apprezzare come, nonostante tutto, la musica chiamata “classica” sia viva e vegeta, carica di tutta l'energia e lo stupore che solamente un gruppo formato da giovani può veramente evidenziare.
Durante il concerto i musicisti stessi coinvolgono intellettualmente il pubblico, introducendo brevemente l'autore e il contesto in cui un brano è nato, il tutto in modo naturale e per nulla accademico.
Il momento dell'esibizione diventa così ricco di sfaccetteture: l'originalità dei programmi proposti, che spaziano dal primo barocco ai Beatles, e le curiose informazioni sulle opere proposte compongono una proposta culturale completa e nuova.
I musicisti di questo quartetto rappresentano l'eccellenza riguardo il percorso formativo, il curriculum personale e i riconoscimenti conseguiti. Mettono in comune una serie di esperienze, collaborazioni e ricerche personali di altissimo livello ed assolutamente variegata, che spazia dalla musica da camera alla contemporanea, dal jazz al pop ed arriva fino ai cantautori.


12 AGOSTO 2010 ORE 21
-
CHIESA DI S. APOLLONIO - PEZZO di PONTE DI LEGNO (BS)


13 AGOSTO 2010 ORE 21
-VAL BORECA (PC)


15 AGOSTO 2010 ORE 22
- Piazzetta del Castello di MONTEMERANO (GR)

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MARZO 2011 ORE 17,30
EREMO DI BIENNO (BS)



IL PICCOLO PRINCIPE

Il PICCOLO PRINCIPE, di Antoine de Saint-Exupéry
i momenti più belli tratti dal libro con musica dal vivo


VENERDÌ 10 DICEMBRE2010
ore 20.30
presso la Sala Convegni della Biblioteca Civica di EDOLO (BS), via Porro 27

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SABATO 11 DICEMBRE 2010 ore 20,30
EREMO di BIENNO
Località S.Pietro, 1
(tel. 0364 40081)

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VENERDÌ 14 GENNAIO 2011
ORE
20,45
Presso
SALA CIVICA CENTRO ANZIANI
CIVIDATE CAMUNO (BS)


ingresso libero




ESOPO. LE FAVOLE



Come spesso accade con poeti e cantori della Grecia mitica, poco o nulla si conosce di certo sulla loro vita. Le informazioni su Esopo, l'antico favolista, forse l'inventore stesso della favola, sono spesso leggende, come quella che ce lo descrive in questo modo: “Esopo era una schiavo della Frigia e mai si era visto sulla terra un essere più brutto di lui. Gobbo e deforme, aveva testa a punta, naso pronunciato e labbra piuttosto sporgenti; inoltre, a completare l’opera, due gambe storte e arcuate sorreggevano un ventre rotondo come una botte”.Questo il ritratto, di leggendaria memoria. Di sicuro sappiamo che visse a Samo intorno alla metà del VII secolo a. C., e, pare che, liberato dalla schiavitù, si recasse ad Atene, dove apprese adeguatamente il greco e la filosofia. Si dice fosse morto a Delfi, aggredito dagli abitanti, esausti di esser messi in difficoltà dalle sue favole così pungenti, lo fecero passare per ladro e trafugatore di oggetti preziosi del tempio: incarcerato, fu successivamente giustiziato come reo di furto sacrilego. Leggende a parte, Esopo, come del resto si evince dalle sue favole, fu di mente brillante e acuta; nonché dotato di spirito caustico e satirico, venato di un forte pessimismo sulla natura umana. L’interpretazione della realtà di Esopo è molto dura, e spesso amara. V’è in lui la consapevolezza che la vita è condizionata dalla forza e dalla furbizia, e a farne sempre le spese sono i poveri e gli indifesi. Il modo di raccontare questa condizione è, inaspettatamente, sarcastica e divertentissima, creando situazioni paradossali e incredibilmente attuali.

Ha scritto più di 400 favole brevi, talvolta brevissime, scritte in uno stile semplice, piano ed efficace, seguite nel finale dalla classica “morale della favola”.

Gli "exempla" di Esopo sono magistrali nella loro piccolezza, riflettono infatti, in situazioni elementari, tutte le caratteristiche della vita reale. L'inganno, la verità, l'apparenza, la stoltezza e l'astuzia: queste caratteristiche astratte sono esposte di frequente in Esopo, ma tutte in correlazione con la morale finale, con un fine educativo.


SABATO 11 SETTEMBRE 2010

ORE 21 EREMO DI BIENNO (BS)

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VENERDÌ 8 OTTOBRE 2010

ORE 20,30 Sala Consiliare Comune

di BERZO INFERIORE (BS)

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MERCOLEDÌ 5 GENNAIO 2011

ORE 20,30 BIBLIOTECA DI CERVENO (BS)


UNA STORIA EUROPEA

Fra tutti i compositori Beethoven (1770 - 1827) nutriva la più alta considerazione per Mozart (1756 - 1791) e Handel (1685 - 1759), seguiti da J.S.Bach (1685 – 1750): quando lo si trovava con della musica in mano, o se qualche spartito giaceva sul tavolo, si trattava sicuramente di composizioni di uno di questi eccelsi maestri. Al contrario, era difficile che Haydn (1732 - 1809) riuscisse a sottrarsi a qualche frecciata; tale risentimento è probabile fosse rimasto in Beethoven fin da tempi remoti.
Fu ne luglio del 1792 a Bonn, dove viveva a 22 anni che Beethoven conobbe Haydn. Fu proprio questo affermato personaggio, che aveva 60 anni, a convincerlo a trasferirsi a Vienna (centro culturale del momento) e a diventare suo allievo. La stima del maestro verso l'allievo era tale da desiderare che sul frontespizio delle prime composizioni di Beethoven fosse scritto “Allievo di Haydn”.
A Vienna Beethoven riuscì a farsi apprezzare per le sue doti presso mecenati e aristocratici, che con le loro donazioni permisero all'artista di crescere. É in uno di questi momenti che vengono presentati i Trii op. 1 e, come è prevedibile, destarono una straordinaria impressione. Perfino il grande maestro Haydn, severo critico, ne rimase colpito, sconsigliando però di pubblicare il terzo, quello in do minore. Ciò stupì profondamente Beethoven, dal momento che lo riteneva il migliore. Tale affermazione di Haydn suscitò dunque in Beethoven una spiacevole impressione, e gli fece credere che Haydn fosse invidioso, geloso e mal disposto nei suoi confronti.
Storicamente il filo che lega questi due straordinari autori, inizio e fine della Prima Scuola Viennese, del Classicismo Viennese, è innegabile e va oltre i sentimenti umani non sempre positivi: “Beethoven riceve dalle mani di Haydn lo spirito di Mozart”.




MERCOLEDÌ 8 DICEMBRE 2010 ORE 18
presso EREMO SS. PIETRO E PAOLO - BIENNO (BS)

PROGRAMMA
L. V. BEETHOVEN Trio op. 1 n° 3 in do minore
F. J. HAYDN Trio H. 27 in do maggiore
A. PIAZZOLLA Le Stagioni

violino: Cesare Zanetti
violoncello: Marco Pennacchio
pianoforte: Luca Marchetti

ingresso libero

FRAU MUSICA
Associazione culturale musicale di Vallecamonica e Brescia.
Musica, spettacoli, organizza eventi culturali e musicali, intrattenimenti, matrimoni.