Fu ne luglio del 1792 a Bonn, dove viveva a 22 anni che Beethoven conobbe Haydn. Fu proprio questo affermato personaggio, che aveva 60 anni, a convincerlo a trasferirsi a Vienna (centro culturale del momento) e a diventare suo allievo. La stima del maestro verso l'allievo era tale da desiderare che sul frontespizio delle prime composizioni di Beethoven fosse scritto “Allievo di Haydn”.
A Vienna Beethoven riuscì a farsi apprezzare per le sue doti presso mecenati e aristocratici, che con le loro donazioni permisero all'artista di crescere. É in uno di questi momenti che vengono presentati i Trii op. 1 e, come è prevedibile, destarono una straordinaria impressione. Perfino il grande maestro Haydn, severo critico, ne rimase colpito, sconsigliando però di pubblicare il terzo, quello in do minore. Ciò stupì profondamente Beethoven, dal momento che lo riteneva il migliore. Tale affermazione di Haydn suscitò dunque in Beethoven una spiacevole impressione, e gli fece credere che Haydn fosse invidioso, geloso e mal disposto nei suoi confronti.
Storicamente il filo che lega questi due straordinari autori, inizio e fine della Prima Scuola Viennese, del Classicismo Viennese, è innegabile e va oltre i sentimenti umani non sempre positivi: “Beethoven riceve dalle mani di Haydn lo spirito di Mozart”.
MERCOLEDÌ 8 DICEMBRE 2010 ORE 18
presso EREMO SS. PIETRO E PAOLO - BIENNO (BS)
PROGRAMMA
L. V. BEETHOVEN Trio op. 1 n° 3 in do minore
F. J. HAYDN Trio H. 27 in do maggiore
A. PIAZZOLLA Le Stagioni
violino: Cesare Zanetti
violoncello: Marco Pennacchio
pianoforte: Luca Marchetti
presso EREMO SS. PIETRO E PAOLO - BIENNO (BS)
PROGRAMMA
L. V. BEETHOVEN Trio op. 1 n° 3 in do minore
F. J. HAYDN Trio H. 27 in do maggiore
A. PIAZZOLLA Le Stagioni
violino: Cesare Zanetti
violoncello: Marco Pennacchio
pianoforte: Luca Marchetti
ingresso libero